Sono utili i calzoni lunghi per ridurre il rischio “zecche”, camicie in flanella e scarponcini da trekking con suola scolpita in gomma, robusti, alti alla caviglia, comodi e mai giusti per non soffrire a causa di calzature che diventano strette per il fisiologico gonfiore durante la giornata. Inoltre, è consigliabile sovrapporre due paia di cazzetti: prima quelli in cotone, poi quelli da escursionismo.
È opportuno che il colore dell’abbigliamento sia di “contrasto” con l’ambiente, per esempio non “verde”.
L’alimentazione
deve essere costituita da cibi facilmente consumabili durante le soste che devono essere:
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energetici, poiché il fabbisogno calorico giornaliero può anche raddoppiare sotto sforzo ed in condizioni ambientali avverse;
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digeribili poiché durante l’attività fisica e soprattutto in quota la digestione è più difficile e lenta;
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leggeri da trasportare per non appesantire lo zaino.
Un esempio di alimentazione equilibrata per l’escursione di un giorno può essere:
Prima Colazione
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prima colazione abbondante a base di latte fresco oppure the con miele;
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pane biscottato con burro e marmellata;
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un bicchiere di frullato o succo di frutta.
Nello zaino
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pane, biscotti, cracker, che sono più digeribili e conservabili del pane fresco;
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prosciutto magro, formaggio grana;
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frutta fresca e frutta secca mista come nocciole, albicocche, noci;
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succhi di frutta, possibilmente in brick, the, acqua;
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tavolette a base di mùesli, marmellatine, cioccolate.
Evitare bevande gassate e cibi in scatola, soprattutto con contenuto oleoso.