Riportiamo il bilancio termico e pluviometrico della stagione primaverile di quest’anno (marzo-aprile-maggio) mediante le mappe di anomalia elaborate dal Centro Nazionale per http://isviagraotc.com/ le Ricerche (disponibili qui).
La mappa seguente mostra l’anomalia termica per la primavera appena trascorsa, cioè la differenza tra le temperature medie registrate in primavera e le temperature medie delle primavere del trentennio 1971- 2000 su tutta la penisola italiana.
Notiamo come praticamente tutta Italia abbia sperimentato temperature più alte della norma di riferimento, tranne un piccolo settore della Sicila occidentale. Sulle Prealpi venete l’anomalia positiva è stata superiore a 1.5 °C.
A livello nazionale la primavera 2014 è risultata essere l’undicesima più calda dal 1800 con uno scarto di +1.11°C.
L’anomalia termica positiva stagionale è stata causata principalmente dai mesi di marzo e aprile particolarmente caldi, mentre ricorderete che il mese di maggio è stato abbastanza fresco.
Per quanto riguarda le precipitazioni, la cartina sottostante mostra le anomalie della scorsa primavera.
A livello nazionale è piovuto il 7% in meno della media di riferimento 1971-2000, valori che si osservano anche sulla zona del Monte Baldo, dove si sono avuti quantitativi totali di pioggia non troppo distanti dalla media. Solamente sull’Italia meridionale si è avuta un’anomalia di precipitazione positiva.